ARTROSI CERVICALE | Toccacieli Fisioterapia Fermignano (PU)
Se ti capita di soffrire di giramenti di testa, nausea, mal di testa e rigidità del collo, potrebbe essere a causa dell’artrosi cervicale.
In questo articolo ti parlerò di che cos’è l’artrosi cervicale, quali sono i suoi sintomi e di come la fisioterapia può aiutarti a risolverla.
Iniziamo con un breve panoramica sull’artrosi cervicale.
ARTROSI CERVICALE: INTRODUZIONE
L’artrosi può colpire tutte le articolazioni maggiori del nostro corpo, come spalla, anca, ginocchio e caviglia.
L’artrosi cervicale, è un disturbo degenerativo che coinvolge le vertebre del tratto cervicale.
Può coinvolgere le articolazioni vertebrali, i dischi, i legamenti e, nella fase più avanzata, anche le radici nervose che si trovano tra le vertebre cervicali.
Colpisce soprattutto le persone con più di 50 anni, ed è più frequente nelle donne che negli uomini.
L’artrosi cervicale può avere molte cause, come lavori usuranti, fratture vertebrali non trattate correttamente asimmetrie posturali e instabilità del tratto cervicale.
Anche lavori d’ufficio che mantengono il collo in una posizione statica per lungo tempo possono essere fattori di rischio per lo sviluppo di questa problematica.
ANATOMIA DEL TRATTO CERVICALE
Il tratto cervicale è costituito da 7 vertebre (da C1 a C7) che si articolano tra loro tramite 3 articolazioni: 2 articolazione faccettarie laterali al corpo vertebrale e un disco intervertebrale.
Le faccette della vertebra superiore si “appoggiano” su quelle inferiori, muovendosi e scorrendo tra di loro. Questo scorrimento è garantito dalla cartilagine e dal liquido sinoviale che si trova tra le superfici articolari.
Il disco, che è costituito da un anello fibroso e un centro gelatinoso, garantisce l’assorbimento dei traumi.
Tra il disco e le faccette si trova l’uscita delle radici dei nervi spinali.
ARTROSI CERVICALE: I SINTOMI
Le componenti affette da questo processo degenerativo sono:
– la cartilagine articolare, che può lesionarsi e non lubrificare più le superfici articolari;
– il disco intervertebrale, che assottigliandosi diminuisce lo spazio tra i corpi vertebrali;
– il corpo vertebrale, che può presentare speroni ossei che pinzano strutture adiacenti, come le radici spinali, generando sintomi neurologici.
ARTROSI CERVICALE: SINTOMI NEUROLOGICI
Le prime tre vertebre cervicali sono piuttosto vicine a grossi raggruppamenti nervosi chiamati “gangli”.
Pertanto un’infiammazione o una degenerazione delle articolazioni del primo tratto cervicale può provocare disturbi neurologici “indiretti”.
I sintomi possono essere diversi: fastidio alla vista della luce, vertigini e cefalea.
Nel caso si riduca anche lo spazio per le radici spinali, si avranno anche sintomi tipici delle radicolopatie, come dolori e formicolii irradiati lungo le braccia fino alle mani.
ARTROSI CERVICALE: SINTOMI ARTICOLARI
Vengono originati dai sensori che si trovano nelle articolazioni e nei tessuti tra le vertebre, chiamati “nocicettori”.
Questi sintomi di solito peggiorano alla sera e con il movimento:
– dolore che si può irradiare dalla parte posteriore della testa fino alla scapola
– rigidità mattutina
– ridotta ampiezza di movimento, soprattutto nel caso di speroni ossei
– sintomi neurologici secondari alla riduzione dello spazio per il tessuto neurale
ARTROSI CERVICALE: LA FISIOTERAPIA
L’intervento fisioterapico è assolutamente necessario perché, al contrario dei farmaci che hanno un’azione limitata, la fisioterapia se ben fatta da fisioterapisti specializzati ha come obiettivo la guarigione del paziente, anche attraverso esercizi quotidiani specifici a seconda dei casi.
Il fisioterapista specializzato, dopo un’accurata valutazione, sceglierà la modalità d’intervento più corretta per risolvere il problema principale del paziente.
TERAPIA FISICA
Strumenti come TENS e Tecar terapia sono utili per la riduzione della sintomatologia dolorosa.
TERAPIA MANUALE
Tecniche specifiche di terapia manuale vengono utilizzate per poter dare sollievo dal dolore, recuperare la mobilità e rilassare eventuali tensioni muscolari.
In questo caso la mobilizzazione sarà caratterizzata da una gentile pressione alla fine del movimento per recuperare la mobilità e l’elasticità dei tessuti molli extra-articolari.
Tecniche associate a trazione e compressione cercheranno di far arrivare più nutrienti possibili ai tessuti intra-articolari.
ESERCIZIO TERAPEUTICO
L’esercizio terapeutico una parte molto importante del percorso fisioterapico.
Consisterà in esercizi di mobilità per il mantenimento acquisito con il trattamento manuale, da eseguire quotidianamente.
Esercizi specifici e progressivi di rinforzo, allungamento e propriocezione della muscolatura cervicale per migliorare la funzionalità nella vita quotidiana.
Progressivamente verranno coinvolti gli arti superiori e, nella fase finale verrà inserita anche l’attività aerobica total body.
Infatti si è visto che l’attività aerobica costante può dare un grande aiuto nella gestione del dolore cronico associato a questo tipo di patologie.
Di conseguenza una corretta comunicazione tra Fisioterapista e laureato in scienze motorie è fondamentale per poter gestire questo passaggio.
TRATTAMENTO MEDICO
Nel caso in cui il trattamento fisioterapico non riesca ad essere risolutivo, si potrebbe decidere di ricorrere al trattamento medico:
– infiltrazioni intra-articolari
– somministrazioni di oppiacei
– intervento chirurgico di stabilizzazione vertebrale
Anche in questo caso è molto importante il lavoro di squadra con il medico di base o lo specialista ortopedico per integrare eventuali farmaci durante il percorso fisioterapico.
Per saperne di più sulla cervicale, clicca qui.
Autori
Dott. Enrico Toccacieli, Fisioterapista
Laurea in Fisioterapia presso l’Università di Bologna.
Spec. in Terapia manuale “Maitland® Concept” e Riabilitazione Ortopedica.
Formazione biennale in Terapia Manuale Osteopatica.
Master ISICO per il trattamento delle deformità vertebrali.
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