ARTROSI DELLA CAVIGLIA: COS’È E COME CURARLA
ARTROSI DELLA CAVIGLIA
INTRODUZIONE
L’artrosi della caviglia è una patologia degenerativa a carico delle cartilagini che, se non trattata adeguatamente in tempo, potrà progredire fino a coinvolgere le superfici ossee e le strutture legamentose.
Questa patologia ha un impatto estremamente negativo sulla qualità di vita del paziente, anche peggiore dell’artrosi d’anca e dell’artrosi di ginocchio.
La progressiva erosione della cartilagine può portare a infiammazione e provocare, nel lungo termine, una deformità delle superfici articolari con conseguente diminuzione della mobilità e della funzione.
Ma prima di tutto…com’è fatta una caviglia?
Facciamo un breve, brevissimo ripasso di anatomia.
ANATOMIA DELLA CAVIGLIA
L’articolazione della caviglia è composta dalla parte finale di tibia e perone che si articolano con un osso chiamato astragalo. L’astragalo a sua volta si articola con l’osso del tallone, il calcagno.
Più precisamente l’articolazione tibio-astragalica ha due movimenti principali:
- la flessione dorsale (punta del piede verso l’alto)
- la flessione plantare (punta del piede in basso).
L’articolazione della caviglia è mantenuta in posizione da bande di tessuto molto resistenti che si chiamano legamenti che forniscono una stabilità di tipo passivo.
Tra questi, il più importante è il peroneo-astragalico anteriore.
Contemporaneamente i muscoli e i tendini si occupano di fornire supporto e forza per il movimento.
I più importanti gruppi muscolari sono i flessori plantari, come il tricipite surale detto anche “polpaccio”, i flessori dorsali tra cui il tibiale anteriore e gli stabilizzatori come i muscoli peronei.
E ora che abbiamo un’idea generale di come è fatta una caviglia…cerchiamo di capire che cos’è l’artrosi.
COS’È L’ARTROSI DELLA CAVIGLIA
Tra le superfici ossee di articolazioni come anche, ginocchia e caviglie vi è un tessuto scivoloso, bianco e luccicante: la cartilagine.
Questo tessuto altamente specializzato permette il movimento delle ossa, l’una contro l’altra, senza creare attriti e proteggendole da colpi e compressioni.
Per cause legate all’età, assenza o eccesso di carico e traumi ripetuti, la cartilagine può usurarsi, fino a rompersi e ad infiammare l’intera articolazione e portare a deformazione, rigidità e gonfiore.
Purtroppo questo tessuto danneggiato non può essere riparato poiché la cartilagine ha una scarsa capacità di rigenerazione essendo poco vascolarizzata.
Per questo la terapia, medica e fisioterapica, avrà come obiettivo quello di arrestare questa degenerazione, limitare tutti in fattori che potrebbero compromettere l’integrità del tessuto e mantenere la più alta funzionalità possibile.
Ma perché una caviglia diventa artrosica?
CAUSE E SINTOMI DELL’ARTROSI DELLA CAVIGLIA
CAUSE DELL’ARTROSI DELLA CAVIGLIA
A differenza di altre articolazioni come l’anca, la spalla o il ginocchio, gran parte delle artrosi della caviglia sono di origine post-traumatica.
Tra la cause vi possono essere:
- Fratture
- Instabilità cronica dopo numerosi traumi non trattati
- Disordini metabolici (obesità,…)
- Fattori genetici predisponenti
- Stress ripetuti
SINTOMI DELL’ARTROSI DELLA CAVIGLIA
I sintomi dell’artrosi della caviglia sono:
- Dolore alla caviglia
- Gonfiore
- Rigidità mattutina
- Limitazione del movimento
- Difficoltà nel cammino
- Debolezza muscolare
In aggiunta ai sintomi, viene fatta un’attenta anamnesi, in cui si valutano traumi pregressi ed eventuali fattori contribuenti e familiari.
Eventuali esami radiografici possono essere richiesti dallo specialista per confermare un’alterazione delle superfici articolari.
E ora veniamo alla parte più importante dell’articolo…
Cosa posso fare per la mia artrosi alla caviglia?
TRATTAMENTO DELL’ARTROSI DELLA CAVIGLIA
Purtroppo non esiste una terapia in grado di curare la degenerazione della cartilagine articolare.
Ma la giusta combinazione di terapia medica e fisioterapica può portare ad un netto miglioramento della qualità di vita.
È infatti in grado di rallentare l’usura, diminuire il dolore ed aumentare la funzionalità della caviglia con artrosi.
Infine, a seconda del grado di artrosi e di dolore, si opterà per un approccio conservativo o chirurgico.
TERAPIA CONSERVATIVA
Dunque, la prima cosa da fare è: perdere peso!
Perciò il calo ponderale è la prima strategia da attuare in caso di artrosi della caviglia.
Nel caso in cui l’artrosi sia in fase acuta con gonfiore, rossore e molto dolente si procederà con il trattamento medico:
- assunzione di antinfiammatori per via orale
- infiltrazioni articolari di corticosteroidi, un farmaco che riduce l’infiammazione acuta
- infiltrazioni di acido ialuronico, per aumentare l’elasticità del tessuto cartilagineo e ridurre il dolore.
Successivamente a questa fase di riduzione del dolore e dell’infiammazione, si passerà al trattamento riabilitativo svolto da un fisioterapista specializzato.
Il trattamento fisioterapico si concentrerà su 4 obiettivi:
- Ridurre il dolore.
- Aumentare la forza dei muscoli della caviglia.
- Migliorare il controllo dell’equilibrio, del cammino e della propriocezione.
- Adattare le attività del paziente, in modo da poter svolgere la propria vita il più normalmente possibile.
Per raggiungere questi obiettivi abbiamo a disposizione molte armi:
-
- Esercizio Terapeutico: l’esercizio si è dimostrato sicuro ed efficace. Con il giusto carico potremo lavorare su forza, resistenza, equilibrio e propriocezione di tutto l’arto inferiore.
- Idrokinesiterapia e riabilitazione in piscina.
- Mobilizzazioni passive: includono tecniche manuali per ripristinare la massima ampiezza di movimento di tutte le articolazioni del piede e della caviglia
- Massoterapia: tecniche di manipolazioni dei tessuti molli, come muscoli e fascia, per diminuire la sensazione di rigidità e di dolore.
- Terapie fisiche: l’intera fase riabilitativa può essere coadiuvata da Tecar, tens o laser terapia per aiutare a ridurre l’infiammazione.
Infine, l’intero percorso sarà seguito in team con lo specialista ortopedico, per poter aggiustare il piano terapeutico man mano che si raggiungono gli obiettivi.
TERAPIA CHIRURGICA
Se il trattamento conservativo fallisce, si potrebbe decidere di procedere con l’intervento chirurgico.
I più comuni sono:
- Chirurgia artroscopica, con rimozione dei frammenti di cartilagine e degli speroni ossei.
- Artrodesi della caviglia. Si tratta di chirurgia di fusione articolare che riduce il movimento della caviglia.
- Artroplastica, tramite la sostituzione dell’articolazione con una protesi.
Vuoi saperne di più sull’artrosi di Caviglia? Clicca qui.
Autori
Dott. Enrico Toccacieli, Fisioterapista
Laurea in Fisioterapia presso l’Università di Bologna.
Spec. in Terapia manuale Maitland® Concept e Riabilitazione Ortopedica.
Formazione biennale in Terapia Manuale Osteopatica.
Master ISICO per il trattamento delle deformità vertebrali.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.