PROTESI DI GINOCCHIO: L’IMPORTANZA DELLA RIABILITAZIONE.

riabilitazione protesi ginocchio

PROTESI DI GINOCCHIO: L’IMPORTANZA DELLA RIABILITAZIONE.

PROTESI DI GINOCCHIO: L’IMPORTANZA DELLA RIABILITAZIONE

Nell’articolo ti spiego le fasi della riabilitazione per la protesi di ginocchio, i tempi di recupero e soprattutto di come posso aiutarti come Fisioterapista.

RIABILTAZIONE PROTESI DI GINOCCHIO: INTRODUZIONE

La protesi di ginocchio è una procedura chirurgica che consiste nella sostituzione dell’articolazione con materiale di sintesi.

È un intervento invasivo che viene eseguito su pazienti con forti limitazioni dovute principalmente  a gravi problemi articolari, come artrosi, osteonecrosi e artrite reumatoide.

Sia le tecniche chirurgiche che i materiali degli impianti utilizzati hanno consentito notevoli progressi per quello che riguarda i tempi di recupero post-operatorio.

Tuttavia, dopo l’intervento, è necessario e indispensabile seguire un programma di riabilitazione guidata da un Fisioterapista.

Partiamo con un brevissimo ripasso dell’anatomia dell’articolazione del ginocchio.

ANATOMIA

Anatomia ginocchio

Il ginocchio è una delle articolazioni più importanti del corpo umano, poiché permette di sostenere il peso corporeo e di eseguire una vasta gamma di movimenti. Ecco alcuni dei componenti anatomici chiave del ginocchio:

  • Ossa. Il ginocchio è formato dall’articolazione tra il femore, la tibia e la rotula;
  • Cartilagini. Le cartilagini articolari coprono le estremità delle ossa e agiscono come cuscinetto per ridurre l’attrito e l’usura durante i movimenti;
  • Legamenti. Il ginocchio ha quattro legamenti principali: il legamento crociato anteriore, il legamento crociato posteriore, il legamento collaterale mediale e il legamento collaterale laterale. Questi legamenti forniscono stabilità all’articolazione;
  • Menischi. Ci sono due menischi nel ginocchio, uno mediale e uno laterale. Questi dischi di cartilagine aiutano a distribuire il peso e ad assorbire gli urti durante i movimenti;
  • Muscoli. I muscoli della coscia, del polpaccio e dei glutei sono tutti coinvolti nei movimenti del ginocchio. Particolare importanza viene data al quadricipite e ai muscoli ischiocrurali;
  • Borsa. Una borsa sinoviale è presente tra le estremità ossee e i tendini per ridurre l’attrito.

Per una maggior comprensione dell’anatomia del ginocchio clicca qui

PROTESI DI GINOCCHIO: TIPOLOGIE D’INTERVENTO

Esistono due tipologie di protesi di ginocchio:

  • Protesi monocompartimentale o parziale. Questo tipo di protesi richiede l’integrità dei legamenti crociati e collaterali. Consiste nella sostituzione di una solo lato dell’articolazione femoro-tibiale, quello interno o quello esterno. È un intervento che potremmo definire “più leggero” rispetto alla protesi totale, avendo tempi di recupero leggermente inferiori.
  • Protesi totale di ginocchio. Consiste nella sostituzione completa delle due estremità dei condili femorali e del piatto tibiale. Nel caso di artrosi avanzate, può includere anche la sostituzione della rotula.

La scelta della tipologia di intervento dipenderà dalla severità della degenerazione articolare e da fattori come peso e stile di vita del paziente.

riabilitazione protesi ginocchio
Differenza tra protesi monocompartimentale e totale.

UNA PICCOLA RIFLESSIONE…

In entrambi gli interventi si parla di asportare più parti ossee e di innestare, in maniera non troppo “delicata”, dei mezzi di sintesi.

Di conseguenza capite anche voi che non possiamo definire l’intervento di protesi di ginocchio un intervento “leggero”.

Non demoralizzatevi, quindi, se la guarigione procede più lentamente di quanto vi aspettavate. In fondo il vostro ginocchio ha dovuto sopportare questo evento traumatico non da poco.

Perciò non mettetegli fretta, dategli tempo e seguite con scrupolo le indicazioni che il Fisioterapista vi darà durante la Riabilitazione.

E tutto andrà per il meglio.

PROTESI DI GINOCCHIO: RIABILITAZIONE E TEMPI DI RECUPERO

Di solito, se non incorrono complicanze, la Riabilitazione dopo intervento di protesi di ginocchio richiede dai 3 ai 6 mesi.

La fisioterapia per la protesi di ginocchio può essere suddivisa in tre fasi:

  • Fase precoce;
  • Fase intermedia;
  • Fase avanzata.

Riabilitazione protesi di ginocchio: FASE I (settimana 1)

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In un prima fase ci concentreremo sul recupero della mobilità.

In questa fase il focus della terapia è sulla gestione del dolore, la riduzione dell’infiammazione e la promozione della mobilità del ginocchio.

Il fisioterapista guiderà il paziente attraverso esercizi di mobilizzazione passiva e attiva del ginocchio.

La terapia manuale può anche essere utilizzata per ridurre il gonfiore e migliorare la circolazione del sangue nella zona interessata.

Il paziente può iniziare a camminare con l’ausilio di due stampelle.

Riabilitazione protesi di ginocchio: FASE II (settimana 2-5)

Nella fase II, l’obiettivo principale è migliorare la forza muscolare e la flessibilità del ginocchio.

In questa fase, il fisioterapista prescriverà esercizi di resistenza, esercizi di stretching e altri esercizi specifici per migliorare la funzionalità del ginocchio e la forza del quadricipite.

L’obbiettivo è, alla fine della IV settimana, il cammino autonomo senza ausili.

Riabilitazione protesi di ginocchio: FASE III (settimana 5-12)

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In fase avanzata ci concentreremo sul recupero della forza e delle attività.

Nella fase III, l’attenzione si sposta sulla ripresa delle normali attività quotidiane del paziente.

In questa fase, il fisioterapista guiderà il paziente attraverso esercizi specifici che riproducono le attività quotidiane, come camminare in maniera fluida, andare su e giù per le scale e alzarsi da una sedia.

Il paziente sarà anche incoraggiato a riprendere le attività ricreative che faceva prima dell’intervento.

Come per ogni intervento

FASE III b (mesi 3-6)

In alcuni casi che ho trattato, 3 mesi non sono stati sufficienti per il recupero completo.

In queste situazioni, attraverso un’adeguata educazione del paziente, ho proceduto con la prescrizione di un programma di esercizi domiciliari di rinforzo e mobilità che il paziente ha eseguito in autonomia a casa.

Abbiamo stabilito sedute di controllo ogni 15-20 giorni per il monitoraggio e la progressione del programma riabilitativo fino al raggiungimento degli obbiettivi.

 

PROTESI DI GINOCCHIO: C’È ALTRO?

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Chiarire i dubbi del paziente è di fondamentale importanza per la riuscita della riabilitazione.

Come abbiamo già riflettuto sopra, ogni persona ha i suoi tempi di recupero e i fattori che intervengono nel completo recupero dopo un intervento di questa portata vanno ben oltre la semplice biologia.

In questo percorso giocano un ruolo non solo i fattori biologici, ma anche quelli psicologici e sociali.

È infatti assodato che, per esempio, pazienti con sindrome depressiva hanno un maggior rischio di allungare i tempi di recupero e di avere risultati giudicati non soddisfacenti dopo un intervento di protesi di ginocchio (Vajapey 2021).

Questo perché, spesso, mancano informazioni realistiche su tutto ciò che avviene DOPO l’intervento, tralasciando le paure e le aspettative che un intervento di tale invasività può lasciare al paziente

Di conseguenza diventa di fondamentale importanza la fase preparatoria. 

In particolar modo bisogna avere ben chiari i tempi di recupero, gli obbiettivi realistici a breve e lungo termine, gli ostacoli che si possono incontrare durante il percorso riabilitativo e le strategie per superarli.

Tutto questo può essere fatto solo attraverso un dialogo chiaro e trasparente con il chirurgo ortopedico e con il Fisioterapista prima di sottoporsi all’intervento.

Il consiglio più importante che posso darvi, in questo caso, è quello di farci domande e chiarire ogni dubbio.

Come vedete, per quanto possa sembrare un mero problema di meccanica articolare, alla fine il “fattore umano” gioca sempre un ruolo fondamentale quando si tratta del corpo umano e della qualità della nostra vita.

Per qualsiasi dubbio, domanda o per prenotare una consulenza, mi trovi in via Donizetti 8 a Fermignano, a pochi minuti da Urbino.

 

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Dott. Enrico Toccacieli, Fisioterapista.

Laurea in Fisioterapia presso l’Università di Bologna.

Certificate of Competence in Advanced Neuromusculoskeletal Physiotherapy, Maitland® Concept.

Formazione biennale in Terapia Manuale Osteopatica.

Master ISICO per il trattamento delle scoliosi e delle cifosi in età giovanile.

 

 

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